Pane di Darkover

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Questo pane prende il nome dal mondo immaginario narrato da Marion Zimmer Bradley in alcuni suoi libri, non si tratta di grande letteratura ma quando avevo 12 anni mi piacevano parecchio. In questo mondo fantastico, quasi medievale si consumava un pane nero con noci e altra frutta secca e, visto che in quegli anni mia madre lo preparava spesso, abbiamo finito per chiamarlo “il pane di Darkover”. Col tempo ho fatto qualche personalizzazione alla ricetta originale e ho elaborato una mia versione. Questa ricetta è appositamente studiata per un pane semplice da fare in poche ore, se ti appassiona la panificazione e preferisci gli impasti ad alta idratazione da preparare anche qualche giorno prima di cuocerli, basta che aumenti l’acqua e diminuisci il lievito.

INGREDIENTI:

• 500g di farina Spadoni per pane nero
• 50g di farina di castagne
• 50g di farina integrale
• 300g di acqua tiepida
• 50g di latte
• 50g di orzo solubile
• 15g di lievito di birra fresco
• 25g di strutto
• 2 cucchiaini rasi di sale

Sciogli il lievito nell’acqua, aggiungi il latte e l’orzo quindi mescola il composto.

In una ciotola mischia le farine con lo strutto e il sale poi unisci l’acqua con il lievito e l’orzo. Impasta continuando a lavorare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.

Lascia riposare l’impasto una decina di minuti in modo che il mix di farine assorba il liquido. Questo impasto tende a cambiare e non assorbe sempre i liquidi allo stesso modo, tieni presente che la farina può avere una tolleranza anche del 15% in base all’umidità dell’ambiente. Passati i 10 minuti controlla l’impasto e, se necessario aggiungi altra acqua o altra farina, a seconda che l’impasto sia troppo duro o troppo tenero, se è morbido e lavorabile ma non appiccicoso va bene, lavoralo qualche minuto sulla spianatoia poi mettilo in una ciotola imburrata e lascialo lievitare, coperto con la pellicola trasparente, per 1 ora circa.

Una volta raddoppiato stendilo sulla spianatoia e schiaccialo per formare un rettangolo, cospargilo con le noci, arrotolalo, schiaccialo e torna ad arrotolare per formare una “pagnotta” lunga e stretta. A questo punto se vuoi puoi fare due pagnotte tagliando l’impasto a metà nel senso del lato corto, altrimenti tieni un’unica grande pagnotta (come ho fatto io). Puoi anche sbizzarrirti in forme fantasiose come trecce, corone o fare dei panini mono porzione, in questo caso dovrai adattare i tempi di cottura alla forma scelta.

Mettilo sulla placca da forno e lascialo lievitare ancora 1 ora.

Accendi il forno a 200° e pratica dei tagli sulla superficie del pane, mi raccomando di usare un coltello ben affilato, altrimenti l’impasto si attaccherà alla lama e si formeranno delle antiestetiche pieghe lungo il taglio. Quando il forno sarà in temperatura cuoci per 30-40 minuti in forno statico. Per essere sicura che si cuocia bene anche sotto di solito lo posiziono nell’ultimo ripiano in basso, poi a 2/3 della cottura lo sposto un po’ più in alto verso il centro.

Se ti sembra che la crosta sia troppo dura non ti preoccupare perché in fase di raffreddamento, l’umidità che si sviluppa all’interno uscirà e ammorbidirà la parte esterna del pane. Quando lo togli dal forno, per farlo raffreddare meglio mettilo su una gratella in modo che non si formi della condensa sotto alla pagnotta.

Ovviamente puoi sostituire le noci con qualsiasi tipo di frutta secca: castagne, pistacchi, mandorle, arachidi… Puoi aggiungere l’uvetta, mirtilli rossi, prugne, albicocche, fichi… Così come le erbe aromatiche, rosmarino e castagne viene stupendo, ma anche nocciole, timo e albicocche. In verità viene buono anche solo con le farine e basta, insomma dai sfogo alla fantasia.

Per una versione vegana puoi sostituire lo strutto con margarina o altro olio vegetale.